L’altra faccia del No-profit: limitazione della concorrenza e riduzione della qualità – Il Friuli Business
Il sistema della formazione in Friuli Venezia Giulia, rispetto ad altre regioni del Centro-Nord Italia, presenta un bug che rallenta in modo non indifferente la crescita tanto degli Enti formativi quanto delle aziende del Territorio: l’obbligo per le società accreditate alla formazione di essere no-profit.
Questa condizione, imputabile ad un residuo legislativo, diventa particolarmente evidente se confrontiamo la situazione friulana con quella di regioni quali Veneto e Lombardia, dove le norme che regolano l’accesso al mercato incentivano le aziende, al contrario, a creare valore attraverso la formazione dei propri dipendenti.
Le conseguenze di questa disomogeneità sono molteplici e avvertibili su più fronti: oltre a limitare enormemente la concorrenza tra gli Enti, impedendo loro di essere efficienti sul tema della formazione a livello tanto regionale quanto extraregionale, questa condizione svantaggiata va a discapito anche delle aziende stesse.